martedì 1 marzo 2011

Marco Travaglio, Nichi Vendola è puro

In risposta al monologo video intitolato “Il palo della banda dell’ortica”

Caro Marco,
ero un tuo estimatore, un cittadino che aspettava ogni settimana Annovero su RAI DUE per ascoltare il tuo interessante monologo, sempre in tema con la situazione politica attuale, sempre attento e credevo preciso nella ricostruzione dei fatti.
Infatti, quello che, pensavo, ti contraddistingueva dagli altri giornalisti, era che i tuoi monologhi erano pieni di dati e date, di nomi ed eventi correlati, da farmi sempre pensare che le tue affermazioni fossero documentate e del tutto limpide.
Mai ho pensato che quando tu esponi i fatti metti insieme solo i dati e le date che ti interessano per costruire, e soprattutto, per vendere ai media, le tue “avventate” intuizioni. Questo, se da un lato, ti fa sembrare un bravo giornalista, dall’altro lato, scredita la fiducia che la gente per bene ha avuto finora nei tuoi confronti. Intendo dirti che quando si fanno ricostruzioni giornalistiche sui temi della vita sociale e politica, l’etica vuole, che la sincerità e la preparazione dei fatti sia limpida, chiara e sincera, almeno sotto lo stretto aspetto giornalistico.
Ti dico questo perché nel tuo monologo video intitolato “Il palo della banda dell’ortica”, parli della sanità pugliese e metti insieme una interessante e spesso vera ricostruzione dei fatti, ma non dicendo tutto quello che l’inchiesta ha pubblicato. E’ vero che tu non sei né un politico né tantomeno un amministratore, e di conseguenza riesci a parlare di queste due professioni solo per sentito dire, senza sapere davvero cosa vuol dire essere politici ed essere amministratori. Le idee di governo ed il programma di governo sono due cose diverse, e già queste sono differenze sostanziali della vita politica. Ma anche l’amministrazione di una regione ha bisogno di un programma, ma anche di compromessi, perché questa è la democrazia, questo è l’esercizio della libertà. Per governare c’è bisogno che ci sia una grande organizzazione e c’è bisogno di ricostruire un sistema di regole che da anni sono seppellite, ma questo non è colpa di Nichi Vendola, perché Nichi Vendola si è solo trovato davanti ad un bivio, dove il PD minacciava che se non ci fosse stato Tedesco non ci sarebbe stata giunta regionale. Nichi Vendola ha solo avuto fiducia nelle indicazioni del partito di maggioranza, e quando ha scoperto che realmente Tedesco non meritava la fiducia del governo pugliese, ha subito azzerato la Giunta intera. Questo è Nichi caro Marco.

Pino Ciraci