I sindacati si dividono sull'università. La Cgil boccia come le proposte del ministro Gelmini, mentre la Cisl revoca lo sciopero di venerdì dopo aver firmato insieme alla Uil (che invece conferma l'agitazione) un documento con le richieste per il settore, che la Gelmini si è impegnata a sottoporre al vaglio di Tremonti e Brunetta. Una frattura voluta ed ottenuta dal rais Berlusconi, il cui pensiero è dividere per comandarli meglio e renderli deboli, con l’esclusione di Epifani ad un incontro fra Berlusconi, Sacconi, Marcegaglia, Bonanni e Angeletti a Palazzo Grazioli. E lo sciopero è stato revocato anche da parte dell'Ugl. Nel frattempo, negli atenei, gli studenti si preparano a manifestare. La Cisl ha deciso di revocare lo sciopero dichiarando. "Vogliamo proseguire il confronto aperto ieri con Gelmini per arrivare a una riforma condivisa e il ministro si è impegnato a modificare alcuni passaggi importanti della manovra e a dare risposte concrete alle richieste contenute nella piattaforma per lo sciopero". La Uil conferma l'agitazione. "Prendo atto dello sforzo fatto da Gelmini, ma purtroppo non è stata in grado di darci sufficienti garanzie. Lo sciopero non si fa per motivi ideologici, si fa sul merito e alla luce dei fatti. Al momento non ci sono ragioni per revocarlo". La Cgil commenta: "Dalla Cisl decisioni non comprensibili, poichè abbiamo scritto insieme la piattaforma della protesta e siamo stati insieme ieri all'incontro con il ministro, incontro del tutto interlocutorio e che riguardava solo una parte di quella piattaforma".
La Cgil, comunque, conferma lo sciopero, la manifestazione e le richieste avanzate inizialmente a braccetto con gli altri sindacati. E si appella agli studenti "affinché siano molti venerdì in piazza". Poi attacca l'esecutivo: "Il governo sta lavorando per dividere i sindacati, come dimostra la cena a cui sono stati invitati Bonanni e Angeletti e non Epifani. Ma se i sindacati si lasciano dividere, rischiano di indebolirsi e di perdere la loro autonomia". E gli occhi bendati la Cisl li ha davvero, infatti basta ricordare quello che finora ha fatto Berlusconi, cioè far calmare gli animi e far passare decreti sottosilenzio. Ad esempio abbiamo visto a Napoli, il problema spazzatura si diceva risolto, ma invece ancora ci sono grossi problemi, l’unica cosa che ha fatto è fare scoop televisivi, mostrando solo quello che voleva; ha vinto ultimamente 2 volte le elezioni ed ha sempre detto che saremmo cresciuti con lui, invece sia ora che negli anni 2000, ci ha portato solo crisi e povertà, mentre sia ora che allora gli industriali ed i grossi imprenditori sono diventati più ricchi, tra l’altro evadendo spesso le tasse.
E l’Alitalia, quando non ha voluto che si desse ad Air France, perché perdevamo 3000 posti di lavoro, ed ora già si sono persi 2300 posti, ma si parla di perderne ancora 12.000. Questo è Berlusconi, uno che toglie ai poveri, anche le mutande (scusate il termine), per dare ai ricchi.
In ultimo forse Bonanni ha dimenticato che per Berlusconi lui è coglione ed imbecille. Ci pensi.
Spero Dio ci aiuti…., anche il Diavolo…, basta … scompare per sempre e diventi concime, che forse così è utile.
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